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A Roma detenuti lavoreranno per pulizia e decoro dei parchi

È stata siglata in Campidoglio la lettera d'intenti che ha l'obiettivo di favorire la reintegrazione sociale e lavorativa delle persone detenute, a seguito di una condanna definitiva, attraverso la partecipazione a progetti di utilità sociale. 
 
A firmare l'accordo la sindaca di Roma, Virginia Raggi, il presidente del Tribunale di Sorveglianza di Roma, Maria Antonia Vertaldi, il Capo dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, Santi Consolo, e la Garante dei diritti delle persone private della libertà personale di Roma Capitale, Gabriella Stramaccioni. 
 
"Abbiamo pensato, insieme alle persone che sono sedute qui, di raggiungere un doppio risultato - ha detto Raggi -. Da un lato vogliamo coinvolgere i detenuti in un percorso di responsabilizzazione, dall'altro consentire alla città di beneficiare del loro lavoro: consentirgli di restituire qualcosa alla città". 
L'idea è "creare una sorta di modello che possa fare da apripista, anche a livello nazionale, e da cui possano discendere protocolli d'intesa per attività da affidare a queste persone", ha sottolineato Raggi. 
 
Nello specifico dell'accordo siglato oggi, e che dovrà attuarsi attraverso la firma di un protocollo "a cui stiamo lavorando con tutti gli altri assessori coinvolti", ha spiegato Daniele Frongia, assessore allo Sport con delega ai rapporti con il Garante, i detenuti saranno "impiegati in attività volte alla tutela ambientale nei parchi e ville storiche di Roma - ha spiegato Raggi - Avere persone che possono aiutarci, in questo settore delicato per Roma Capitale, è un valore aggiunto". 
 
Nella sua attuazione più prossima, il progetto contempla, infatti, un primo intervento straordinario di pulizia e restituzione del decoro nei parchi pubblici e aree verdi di Roma. 
La lettera d'intenti oggi sottoscritta, nell'ottica di realizzare il principio sancito dall'articolo 27 della Costituzione secondo il quale il trattamento rieducativo dei detenuti deve tendere al reinserimento sociale, "non è uno spot - ha detto Consolo -, abbiamo programmi operativi ben chiari. Ci sono aree importanti significative della Capitale, che non possiamo ancora annunciare per motivi di sicurezza, e la cui pulizia migliorerà l'attrattività di Roma". 
Per il momento abbiamo "preventivato per il progetto una durata di 18 mesi - ha spiegato ancora Consolo - e ad oggi non è ancora possibile dire esattamente quanti detenuti saranno coinvolti. Tuttavia, possiamo anticipare, che andremo a contattare anche altre amministrazioni comunali e che abbiamo avviato già i contatti con il presidente dell'Anci per far diventare questo modello un sistema, a livello nazionale".
"Da questa lettera d'intenti e dal protocollo che seguirà, trarremo un contributo visibile e tangibile per la città, ma anche un percorso serio e ben strutturato per il reinserimento sociale dei detenuti", ha concluso Frongia.