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I francobolli di Natale del Vaticano realizzati in carcere

Quest'anno la serie di francobolli di Natale del Vaticano porta la firma di un detenuto del carcere di Milano Opera. 

 
"Confesso che da bambino, appena un foglio bianco mi si presentava davanti, non mancavo mai di disegnarci sopra" ha detto all'Osservatore Romano Marcello D'Agata, l'autore dei disegni dei francobolli vaticani, parlando della sua passione per matite e colori. "Naturalmente erano solo degli scarabocchi, ma il farlo mi piaceva molto, perché in quei fogli davo forma e colore alle mie emozioni e, più di tutto, ai miei sogni. Poi il destino, che forse avrei potuto evitare se avessi avuto più forza interiore e più istruzione, e quindi più condizioni per capire che le scelte sbagliate non pagano ma si pagano. Da allora ho quindi smesso di scarabocchiare, di dare colore ai miei sogni e al futuro. Da quasi un quarto di secolo mi trovo ristretto in ambienti che impediscono ai colori di vivacizzare il mio vivere". 
"Questo - prosegue -, almeno, fino a qualche anno fa. Da quando la Direzione della Casa di reclusione ha permesso a un gruppo di ristretti di partecipare a un corso di disegno, la fonte di ispirazione e le capacità assopite hanno ripreso vita". L'iniziativa è nata nell'ambito del progetto Filatelia nelle carceri che il giornalista Danilo Bogoni sta seguendo da anni nel penitenziario milanese. I tagli - da 1,10 e 1,15 euro – sono stampati in un massimo di sessantamila pezzi; c'è anche la versione a libretto, comprendente due serie.